Pochi mesi fa si è concluso il laboratorio di programmazione creativa a Due Carrare, all’interno del Dopo Scuola pomeridiano alla Scuola Media Aldo Moro. Con l’aiuto di Mattia Gazziero e Alberto Borzì, abbiamo organizzato 10 incontri di un’ora ciascun per un gruppo di 10 ragazzi e ragazze iscritti al Dopo Scuola. Abbiamo approfondito i concetti base della programmazione informatica: per farlo, abbiamo usato prevalentemente il programma Scratch e i tutorial di Code.org.
Scratch è un software fantastico, per grandi e piccini: permette di “toccare con mano” i concetti di cicli, variabili, parametri, etc in maniera intuitiva e divertente. Per creare il proprio primo “programma” in Scratch basta agganciare assieme dei piccoli blocchetti colorati (stile mattoncini Lego) per creare istruzioni più complesse: la sagoma degli stessi mattoncini aiuta a rispettare la sintassi della programmazione. Un esempio dei concetti che abbiamo cercato di trasmettere è che l’informatica ci può far risparmiare molto tempo e fatica (vedi esempio a lato).
L’esperienza è stata resa possibile grazie alla stretta collaborazione con la Cooperativa Progetto Now, l’Istituto Comprensivo di Due Carrare, l’amministrazione del Comune di Due Carrare e la Biblioteca Due Carrare.
Per convincere i ragazzi alla partecipazione al programma, mi sono ispirato al video di Google “Rubik’s Cube: A question, waiting to be answered” e ho mostrato la presentazione qui sotto a tutte le classi della Scuola Media con l’aiuto di un tablet e promettendo loro di realizzare assieme il loro primo videogioco con Scratch. Fortunatamente il metodo sembra aver funzionato e il Dopo Scuola è partito.
Organizzare le 10 lezioni e mantenere alto l’interesse dei partecipanti non è stato per niente facile, anzi: la mi sono accorto che è necessaria molta preparazione per portare avanti un laboratorio di programmazione creativa (creative computing). Deve combaciare capacità di “animazione”, insegnamento, gestione del curriculum, aggiornamento, ma anche della strumentazione corretta (PC funzionanti e connessione internet). Il club di informatica creativa che abbiamo organizzato e testato non è paragonabile ad un Coder Dojo, in quanto gli incontri duravano un’ora, erano all’interno di un Dopo Scuola, i ragazzi non erano accompagnati dai loro genitori e i computer erano quelli in dotazione dalla scuola. Per continuare a programmare e imparare divertendosi consiglio il CoderDojo di Padova, : iscrivetevi alla loro newsletter e riceverete anche gli avvisi che non appaiono sul loro sito
Non sono un programmatore e la mia conoscenza del codice è generica, ma questo mondo di creatività mi ha sempre affascinato. Lascio ad uno degli ideatori di Scratch spiegare l’importanza di insegnare a programmare fin da piccoli.
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